Nikola Tesla: una graphic novel

Nikola Tesla

 

Chi era Nikola Tesla? Un inventore geniale o un visionario sganciato dal suo tempo? Cresciuto in povertà nella metà dell’Ottocento sotto l’Impero Austro-Ungarico, Tesla riuscì a studiare e a diventare ingegnere con le sue sole forze. Emigrò in cerca di fortuna prima in Francia e poi in America, dove fu assunto nel laboratorio del celebre Thomas Edison, l’inventore del fonografo e della lampadina. Subì e poi superò le invidie nate fra i colleghi del tempo, prime fra tutte quelle dello stesso Edison, che culminarono nella cosiddetta Guerra delle Correnti, la competizione per il controllo del mercato mondiale dell’energia elettrica. Ebbe grandiose rivincite pubbliche, prima di conoscere una clamorosa e definitiva rovina. Con oltre duecento brevetti diversi, alcuni dei quali portarono alla diffusione di massa della corrente alternata e della radio, e grazie alle intuizioni del telecomando e del wi-fi, Tesla è oggi ricordato come uno dei più importanti innovatori della storia moderna.

La donna di Einstein

Un romanzo che ripercorre la vita della donna che ha amato, supportato e affiancato Albert Einstein, la mente più geniale del XX secolo.

La donna di Einstein di Marie Benedict

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C’è un personaggio nella vita di Albert Einstein senza il quale la sua storia – e la nostra – non sarebbero quello che sono. Fu il suo più grande amore, ma anche qualcosa di più: la donna che lo ispirò, lo incoraggiò e lo aiutò a concepire quella formula che avrebbe cambiato il mondo. Mitza Maric era sempre stata diversa dalle altre ragazzine. Appassionata di numeri, fu la prima donna a iscriversi a fisica all’università di Zurigo, più interessata a quello che non a sposarsi come la maggior parte delle sue coetanee. E quando a lezione incontrerà un giovane studente di nome Albert Einstein, la vita di entrambi prenderà la strada che era fin dall’ inizio scritta nel destino. La loro sarà un’incredibile unione di anime e menti, un amore romanzesco e tormentato, destinato a finire e, allo stesso tempo, a restare nella storia.

Nikola Tesla

Nikola Tesla

Essendo molto appassionata di teorie del complotto ho deciso di guardare un documentario e, più in generale, di informarmi sulla vita di un genio che ingiustamente in passato è stato screditato: Nikola Tesla.
Nato in una cittadina serba nel 1856, fin da bambino era attratto dalla scienza e dalla tecnica; all’età di quattro anni, ad esempio, rimase colpito quando, strofinando una mano sul pelo del suo gatto, notò il formarsi di scintille. Questo lo incuriosì a tal punto da farlo appassionare per tutta la vita ai fenomeni elettrici.
Già all’età di diciassette anni, oltre ad avere un’eccellente memoria fotografica e a conoscere nove lingue straniere, era in grado di visualizzare nella sua testa invenzioni, assemblarle, testarle e smontarle come se fossero state davanti a lui materialmente; sosteneva inoltre di non riuscire a distinguere l’immaginazione dalla realtà.
Tesla era ingegnere elettrico, fisico e inventore, anche se lui si definiva un semplice sognatore.
Fu assunto da Thomas Edison il quale, osservando i suoi studi, si rese conto dell’intelligenza fuori dal comune del suo collega. Iniziò così a temere la sua concorrenza.
Tesla in tutto ciò studiava ed effettuava esperimenti sul sistema di corrente alternato polifase (utilizzato attualmente) e, a causa dell’invidia dell’altro, nacque una rivalità che fu poi chiamata “Guerra delle Correnti”.
Alla fine “vinse” Tesla contro il sistema a corrente continua di Edison, ritenuto oggigiorno insufficiente e troppo dispendioso.
Nel 1899 a Colorado Springs condusse una delle sue ricerche più importanti che, purtroppo, non poté portare a termine. Scoprì che era possibile trasmettere per media naturali (acqua, terra, atmosfera) energia senza l’utilizzo di alcun filo conduttore; quest’energia poteva essere ricavata dalla cosiddetta “Cavità di Schumann”, ossia uno spazio di 60 km che circonda la Terra tra la ionosfera e la superficie terrestre che è risonante e tridimensionale. L’idea di Tesla era quella di immettere con un trasmettitore energetico un grosso impulso di energia nella cavità e, quando questo fosse tornato, sarebbe stato colpito con un altro impulso elettrico al momento giusto. Il procedimento sarebbe andato avanti fino a che non avesse raggiunto tanta energia da farla diventare una risorsa che sarebbe poi dovuta essere portata indietro tramite un’antenna adeguata.
Lo scopo del progetto era quello di fornire in egual modo energia a tutti gli abitanti della Terra, senza distinzioni: con il suo sistema, infatti, chiunque avrebbe potuto rifornirsi semplicemente piantando un’antenna nel proprio giardino.
Quando però il suo finanziatore, che era anche colui che ai tempi deteneva il monopolio del mercato del ferro e dell’acciaio, scoprì  ciò che tale scoperta avrebbe comportato (ossia la sua compromessa commerciale), decise di fermare il progetto e di conseguenza il grande sogno di Tesla.
Ciò che mi colpisce così tanto di questo genio (oltre alle sue grandi invenzioni che rivoluzionarono il XX secolo) è il motivo delle sue ricerche. Più volte affermò che non gli interessava il denaro o la fama, ma ciò che realmente importava era il bene dell’umanità; ad esempio, per evitare che certe sue scoperte finissero in mani sbagliate, spesso non le divulgava. Né l’ascesa al potere, né il successo personale furono mai il suo obiettivo.
Quello che più non tollero è come nonostante le sue nobili intenzioni fu così aspramente giudicato, ridicolizzato, screditato e boicottato dai suoi contemporanei.
Ancora oggi molte persone non sanno che invenzioni quali la radio (attribuita erroneamente a Marconi), i raggi X, il neon, il telecomando, la robotica, il laser e molte altre ancora sono tutte opera sua.
L’unico errore di Tesla fu quello di essere un genio, un uomo troppo avanti per il suo tempo.
                                                             di  Francesca Pollono classe 3 EL

Fonte: “Scoperte scientifiche non autorizzate”
“I segreti perduti di Nikola Tesla”

Contro l’ora di matematica

di Paul Lockart

Un manifesto per la liberazione di professori e studenti

“Se ci si concentra sul che cosa, e si tralascia il perché, la matematica si riduce a un guscio vuoto. La matematica è l’arte della spiegazione. Se si nega agli studenti l’opportunità di porsi i propri problemi, elaborare le proprie congetture e le proprie scoperte, sbagliare, essere creativamente frustrati, avere un’ispirazione, si nega loro la matematica stessa.” Paul Lockhart spiega in questo appassionato e appassionante pamphlet che occorre restituire alla matematica il suo lato creativo e giocoso, riscoprire e trasmettere ai ragazzi lo slancio immaginativo e la sfida mentale che da sempre anima i matematici, perché “non c’è nulla di così onirico e poetico, nulla di così radicale e sovversivo, e psichedelico, quanto la matematica”.