Equation du second degré

Nous étudierons la résolution de l’équation: ax² + bx + c = 0 dans l’ensemble des réels.

Méthode générale:
– On calcule le discriminant.
On le note souvent à l’aide de la lettre grecque ‘(grand) delta’

Le signe du discriminant permet de distinguer 3 cas:

Si le discriminant est négatif, alors l’équation n’admet AUCUNE solution réelle, l’ensemble des solutions réelles est donc l’ensemble vide.

Si le discriminant est égal à zéro, alors l’équation n’admet qu’une solution réelle

 

Contro l’ora di matematica

di Paul Lockart

Un manifesto per la liberazione di professori e studenti

“Se ci si concentra sul che cosa, e si tralascia il perché, la matematica si riduce a un guscio vuoto. La matematica è l’arte della spiegazione. Se si nega agli studenti l’opportunità di porsi i propri problemi, elaborare le proprie congetture e le proprie scoperte, sbagliare, essere creativamente frustrati, avere un’ispirazione, si nega loro la matematica stessa.” Paul Lockhart spiega in questo appassionato e appassionante pamphlet che occorre restituire alla matematica il suo lato creativo e giocoso, riscoprire e trasmettere ai ragazzi lo slancio immaginativo e la sfida mentale che da sempre anima i matematici, perché “non c’è nulla di così onirico e poetico, nulla di così radicale e sovversivo, e psichedelico, quanto la matematica”.

presentazione libro

 

Piergiorgio Odifreddi
CARO PAPA, TI SCRIVO

Un matematico ateo a confronto con il papa teologo
Arnoldo Mondadori Editore

 

Con l’ Autore ne parlerà Moni Ovadia

Lunedì 16 maggio ore 18.30
Teatro Franco Parenti MILANO
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Nell’autunno del 1959 Piergiorgio Odifreddi varcò la soglia del Seminario di Cuneo. La sua intenzione era quella di diventare un giorno papa, e benedire da una finestra di Piazza San Pietro la folla estasiata. Ma presto imparò che «il cammino che porta al soglio pontificio è più accidentato e tortuoso di quanto un bambino avesse ingenuamente potuto immaginare». E, soprattutto, che «per poter un giorno comandare bisognava iniziare subito a obbedire» e a essere rispettosi: cosa che già allora non gli piaceva particolarmente. Cinquant’anni dopo, il matematico impertinente ricorda quei tempi e, contenendo per una volta il suo abituale tono urticante e provocatorio, scrive con grande rispetto e sincerità a chi papa lo è diventato per davvero. Anche se, da scienziato, non abiura al dovere intellettuale di rimanere saldamente ancorato ai fatti della realtà fisica, storica e biologica. Ed è dunque costretto a confutare punto per punto il teologo Joseph Ratzinger, che crede invece in ciò che va «oltre» la realtà e sconfina nella metafisica, nella metastoria e nella metabiologia. In questa lettera si confrontano così due metodi, due atteggiamenti, due visioni del mondo. Da un lato il «comprendere per credere», che accetta prudentemente di dar credito soltanto a ciò che si capisce e si conosce. E dall’altro il «credere per comprendere», che si azzarda a scommettere su ciò che ancora non si capisce o non si conosce, nella speranza che tutto poi si chiarificherà o giustificherà. Ma, soprattutto, in questa lettera si contrappongono due Credi. Da un lato, il Credo canonico dei fedeli, commentato da Ratzinger nella sua memorabile Introduzione al cristianesimo. E dall’altro il Credo apocrifo dei razionalisti, enunciato da Odifreddi in una lettera che si presenta come un’altrettanto memorabile introduzione all’ateismo

progetto Teatro Scienza 2010

Piccolo Teatro Studio di Milano, via Rivoli, 6

Spettacolo proposto ai docenti e agli studenti delle scuole superiori

Infinito: oltre lo spazio, oltre il tempo, oltre il pensiero
Presentato dagli studenti del Liceo Scientifico Terragni di Olgiate Comasco
Sabato 27 novembre dalle
 ore 11,30
presso il Piccolo Teatro Studio

Uno studente cerca un libro in una biblioteca “infinita”: con l’aiuto di matematici, filosofi e poeti capisce che l’infinito non è un concetto astratto, ma si trova nella realtà quotidiana e nei rapporti umani.

le coniche

              

In matematica con sezione conica, o semplicemente conica, si intende genericamente una curva piana che sia luogo dei punti ottenibili intersecando la superficie di un cono circolare retto con un piano.

Le sezioni coniche sono state studiate accuratamente in epoca ellenistica, in particolare da Menecmo ed Apollonio di Perga intorno al 200 a.C.; questi diede anche i nomi tuttora in uso per i tre tipi fondamentali di sezioni coniche: ellisse (la circonferenza ne è un caso degenere), parabola e iperbole.

L’Uomo che amava solo i numeri: la storia di Paul Erdös, un genio alla ricerca della verità matematica

 
Con questo libro Paul Hoffman ci racconta la vita di Paul Erdös (Budapest 1913 – Varsavia 1996), geniale ed eccentrico matematico ungherese, che dedicò letteralmente tutta la sua vita alla ricerca matematica. Erdös fu il matematico più prolifico del Novecento (circa 1500 i suoi lavori pubblicati, soprattutto nel campo della Teoria dei numeri): egli non solo era alla continua ricerca di soluzioni a problemi dati, ma anche alla ricerca dei problemi stessi, che proponeva e condivideva con chiunque fosse interessato. Senza fissa dimora, accompagnato solo da una valigia e da un sacchetto di plastica, Erdös viaggiava da una nazione all’altra; sopravvisse soltanto grazie alle cure degli amici matematici, felici di poterlo ospitare in cambio di contributi alle loro ricerche e di nuovi problemi da indagare. Il suo motto fu “another roof, another proof” (“un altro tetto, un’altra dimostrazione”) e numerosissime furono le sue collaborazioni, tanto da far nascere il cosiddetto “numero di Erdös” assegnato ad personam. Il “numero 1″ è assegnato ai matematici che hanno lavorato con lui (i numeri 1 nel mondo sono 462!!!), mentre il “numero 2″ viene assegnato a chi abbia lavorato con un “numero 1″ e così via.
La collaborazione e la condivisione erano aspetti fondamentali nella ricerca di Erdös, che si impegnava anche nello scoprire e nell’incoraggiare nuovi talenti matematici.
“Vegre nem butulok tovabb”
(“E infine mai diventerò più stupido”)
[Epitaffio di Erdös]