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“…partendo dall’assunto che ogni volta che un essere umano utilizza una tecnologia per cambiare il mondo, questa tecnologia cambia l’uomo stesso…” (H. Rheingold)

Dalla citazione di H. Rheingold è istintivo pensare al telefono cellulare. Questo strumento, sempre più frequente nelle nostre tasche e borse, è divenuto in pochissimi anni uno strumento inseparabile, ma non solo, è divenuto un prolungamento del nostro stesso corpo, una appendice tecnologica. Sicuramente il cellulare è uno strumento globale a cui ben pochi ormai rinunciano. Sempre più spesso, infatti, nei documentari o nei servizi di aree dell’Italia o del mondo disagiate o addirittura povere non è raro vedere che molti possiedono comunque il telefonino. Per il telefonino avvengono aggressioni e alcune famiglie fanno grandi sacrifici pur di acquistare l’ultimo modello di  cellulare per i propri figli. Il telefonino, inoltre, sta mettendo in crisi altri oggetti che fino a poco tempo fa erano oggetto di culto, tra cui gli orologi. Fossil e Swatch stanno accumulando grandi perdite e perdendo consistenti fette di mercato dei giovani a causa dei telefonini. Ed è proprio tra gli adolescenti che il telefono cellulare sta producendo i suoi più grandi cambiamenti, nel bene e nel male.

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