un altro libro

Il genio dei numeri(Storia di John Nash, matematico e folle) di Sylvia Nasar

Il libro è la biografia di John Forbes Nash Jr. scritta da una giornalista economica del New York Times.
La sua vita accademica ha inizio con la definizione del cosiddetto “equilibrio di Nash”, quando il futuro matematico, allora studente dell’Università di Princeton, dà un contributo fondamentale allo sviluppo della teoria dei giochi.
Nel 1944 riceve,  insieme ad altri due studiosi, il premio Nobel per l’economia. Fin qui sembrerebbe una normale biografia di uno scienziato di successo. Ma la vita di Nash non ha nulla di normale e la sua mente precipita nei cupi abissi della schizofrenia. Una biografia che sembra quasi un romanzo. Nel 1949 John Forbes Nash Jr. ha ventun anni ed è un eccentrico studente di matematica giunto, con una borsa di studio, a Princeton dalla natia West Virginia. Nelle ventisette paginette della sua tesi di dottorato da un contributo fondamentale,con la definizione del cosiddetto “equilibrio di Nash“, allo sviluppo della teoria dei giochi, che col passare degli anni troverà applicazione nei campi più svariati, dalla strategia militare all’economia. Nel decennio seguente, insegnante al MIT di Boston,Nash consacra la sua mente straordinaria alla soluzione di problemi che spaziano dalla teoria dei numeri alla cosmologia, producendo alcuni dei più profondi esempi di indagine matematica di questo secolo. Nel 1994 riceve insieme ad altri due studiosi il premio Nobel per l’economia. Sembrerebbe la normale biografia di uno scienziato di successo. Ma non c’è nulla di normale nella vita di Nash: non la sua intelligenza, geniale e onnivora, e nemmeno la sua turbinosa vita affettiva; genera un figlio con una donna che, per ragioni sociali e intellettuali, lui ritiene indegna di diventare la compagna della sua vita; viene arrestato per una relazione omosessuale; sposa una bellissima studentessa di fisica da cui ha un altro figlio. Soprattutto, precipita nei cupi abissi della schizofrenia, e per trent’anni vaga come un fantasma tra cliniche, manicomi e università, perduto a se stesso, alla matematica, alla vita. Nel Genio dei numeri, Sylvia Nasar scrive con competenza e partecipazione una biografia avvincente come un romanzo, e che si conclude nel più romanzesco dei modi: grazie all’affetto e alla vicinanza di familiari e amici, infatti, John Nash ha lasciato la prigione della follia e la sua mente è tornata a esplorare i più benigni abissi della matematica.
Da questo libro è tratto il film “A Beautiful mind” diretto da Ron Howard con Russel Crowe.

da leggere

Il Mago dei Numeri
di Hans M. Enzensberger

La Trama

 Roberto detesta la matematica, non ci capisce nulla! Ma una notte, in sogno, incontra un piccolo e collerico diavolo che pretende di insegnargliela giocando. Nel corso di dodici notti, il diavolo lo accompagna nello strano e appassionante mondo dei numeri; le cifre prendono vita, le leggi e i meccanismi che le governano diventano sempre più affascinanti. Strapazzato da questo maestro così esigente Roberto impara a giocare con le radici quadrate, le frazioni e, improvvisamente, capisce tutto! E così anche il lettore che, insieme a Roberto, viene invogliato ad addentrarsi in quest’universo misterioso ma appassionante

 

La capacità di concentrazione è una cosa che non esiste.
Esiste solo la qualità di ciò che si percepisce.
La gente ha un’attenzione infinita se si diverte.
– Jerry Seinfeld

Palindromo è quel numero, parola o frase che letto normalmente da sinistra verso destra oppure al contrario, cioè da destra verso sinistra, risulta essere uguale. Per fare un esempio il numero 12321 è palindromo, 48241 non lo è. Vedere se un numero è palindromo oppure no non è cosa estremamente interessante, con le parole e frasi invece risulta più divertente: provate a leggere “Ai lati d’Italia” oppure “I topi non avevano nipoti”, poi rileggete al contrario e, se non considerate gli spazi, noterete che sono identiche.

Alcune parole palindrome:
AEREA – AFA – AVALLAVA – AVEVA – EFFE – EREGGERE – INGEGNI – ORO – OTTO – RADAR

e alcune frasi:
ACETO NELL’ENOTECA
AD IMITARE ERA TIMIDA
ALLEGA PAGELLA
AMO RIDERE DI ROMA
A NIZZA LA PALAZZINA
A ROMA SI DIMORA
E LE MEZZE MELE
ERAN I MESI DI SEMINARE
ERA PACIFICA, PARE
IL RE DEVE VEDERLI
ORA VAI, AVARO

 

Matematica, o matematiche (dal greco insegnamento) significa originariamente disciplina o scienza razionale. Questo significato conferirono alla parola i filosofi della scuola italica, fondata da Pitagora (prima del 500 A.C.) che pose la scienza dei numeri a base di ogni conoscenza della Natura.
                       
Federigo Enriques (1871-1946)